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Milano – MiArt

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Ordinate per orientamento cronologico, dallo storico al contemporaneo sino ai giovani, una novantina di gallerie italiane, più qualche straniera, 100 in tutto, sono raccolte per la sedicesima edizione di MiArt, la fiera milanese dedicata all’arte moderna e contemporanea. Una panoramica sull’arte del ‘900, dalle Avanguardie alle produzioni più recenti, con dipinti, grafiche, sculture, installazioni, fotografie e video di autori italiani e internazionali elaborati con linguaggi diversi.

Ordinate per orientamento cronologico, dallo storico al contemporaneo sino ai giovani, una novantina di gallerie italiane, più qualche straniera, 100 in tutto, sono raccolte per la sedicesima edizione di MiArt, la fiera milanese dedicata all’arte moderna e contemporanea. Una panoramica sull’arte del ‘900, dalle Avanguardie alle produzioni più recenti, con dipinti, grafiche, sculture, installazioni, fotografie e video di autori italiani e internazionali elaborati con linguaggi diversi.

Tra essi, i futuristi Balla, Depero, Boccioni, Dottori, Regina e Prampolini (Arte Centro); i percorsi astratti di Max Bill, Piero Dorazio e Lee Ufan (da Lorenzelli) e quelli di Dadamaino, Gianni Colombo e Morellet (da A arte Studio Invernizzi). Lavori di Appel, Mathieu, Warhol e Sam Francis, suo un grande progetto di oltre 2 metri, del 1959, (da Agnellini). Inoltre, la ricostruzione dello studio parigino di Max Ernst con foto d’epoca e opere di Baj e del Pezzo (Studio Marconi ’65); opere di Schwitters, Giacometti e Santomaso insieme a Nido, Guida e Verdi (Galleria Blu); light box di Mosconi e Brodsky, una bachelite di Agnetti, smalti di Baruchello e oli di Calderara (Galleria Milano) e una selezione di autori dalla Cina e dal sud-est asiatico (Primo Marella).

Per la fotografia, Ca’ di Fra’ presenta lavori di grande formato dell’anticonformista Witkin, insieme a cibachrome e a 50 polaroid di Araki in arrivo da Tokyo; da Camera 16 le investigazioni degli spazi interni di Listri e di Oddy e la quotidianità della giovane Sandy Kim. Inoltre, un grande dittico di Niedermayr da Suzy Shammah, e, di sicuro interesse, anche la serie dei fiori di Benvenuto, i close-up di Mannikko e i lavori di Ingar Krauss. Infine gli scatti eseguiti da Eve Sussman durante la realizzazione del video «Il ratto delle Sabine» (Galleria Impronte). Tra le iniziative collaterali, una serata dedicata alla performance, che presenta 100 performance storiche e recenti (NABA, via Darwin 20, sabato 9, ore 20-24); inoltre incontri con artisti, critici, collezionisti e figure legate al mondo dell’arte, ma anche della moda, del design e dell’architettura.

MiArt FieraMilanocity, padiglione 3. Viale Scarampo. Tel. 02.49.971. Orari: 11-20; sab. ore 11-21; lun. 11-17. Euro 15/10. Dal 7 (ore 18, a invito) all’11 aprile.

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