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Weekend fra Lazio e Toscana

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Una settimana di vacanza, un mix tra la scoperta di borghi antichi e qualche giorno di riposo da passare in riva al mare, tra la Tuscia e la Toscana. Per organizzare questo itinerario l’ideale è avere la possibilità di concedersi almeno una settimana di vacanza. La prima tappa del viaggio è Tuscania, un borgo di origine etrusca che si trova in provincia di Viterbo, a circa 25 chilometri dal capoluogo. Sembra che il paese, sorto su una roccia tufacea, secondo la leggenda sia stato fondato da Ascanio, figlio di Enea, nel luogo in cui vennero trovati dodici cuccioli di cane, da qui il nome latino Tus-cana divenuto poi Tuscania. Il centro storico, racchiuso dalle mura ancora ben conservate è un piccolo gioiello.

Una settimana di vacanza, un mix tra la scoperta di borghi antichi e qualche giorno di riposo da passare in riva al mare, tra la Tuscia e la Toscana. Per organizzare questo itinerario l’ideale è avere la possibilità di concedersi almeno una settimana di vacanza. La prima tappa del viaggio è Tuscania, un borgo di origine etrusca che si trova in provincia di Viterbo, a circa 25 chilometri dal capoluogo. Sembra che il paese, sorto su una roccia tufacea, secondo la leggenda sia stato fondato da Ascanio, figlio di Enea, nel luogo in cui vennero trovati dodici cuccioli di cane, da qui il nome latino Tus-cana divenuto poi Tuscania. Il centro storico, racchiuso dalle mura ancora ben conservate è un piccolo gioiello.

L’ideale per visitare il borgo è concedersi una passeggiata nel nucleo più antico, lasciandosi cullare dal cinguettio degli uccelli e dal rumore dell’acqua che sgorga dalle fontane dislocate per le vie del centro. Se volete fare una sosta per il pranzo vi consiglio di raggiungere l’Osteria da Alfreda, davanti all’ingresso del Parco Torre di Lavello. Qui, in un ambiente familiare potete gustare piatti di cucina tipica locale in una cornice davvero suggestiva. Dopo pranzo potete visitare il parco da cui si vede uno splendido panorama e si scorge da lontano la Basilica di San Pietro, attualmente chiusa per restauro, edificata sull’omonimo colle fuori dalle mura. Da non perdere anche la Basilica di Santa Maria Maggiore che si trova alle pendici del colle di San Pietro. Sono diverse le ipotesi sulla datazione della sua costruzione che potrebbe riferirsi al XII secolo.

Da Tuscania il viaggio continua alla volta dell’etrusca Tarquinia che, in auto, si raggiunge in circa mezz’ora. Anche in questo caso il modo migliore per scoprire la città e fare una passeggiata nel centro storico. Potete ammirare la bellezza dei vicoli e numerosi monumenti come il palazzo Vitelleschi, una costruzione del XV secolo che oggi ospita il Museo Nazionale etrusco dove è possibile vedere diversi reperti ritrovati nella Necropoli di Monterozzi, alle porte della città, la Chiesa di Santa Maria in Castello in stile romanico e le diverse torri che svettano nel paese. Se siete appassionati di storia e avete un pomeriggio libero potete visitare la Necropoli (orario estivo: dal martedì alla domenica dalle 8,30 fino a un’ora prima del tramonto, la biglietteria chiude un’ora e mezzo prima; biglietto: intero 6 €, ridotto 3 €) che si trova su un’altura ad est di Tarquinia ed è Patrimonio Unesco. Nell’area si possono vedere circa seimila tombe che coprono tutto il colle di cui circa duecento sono dipinte e rappresentano il nucleo più prestigioso.

Nel viaggio dalla Tuscia alla Toscana vale la pena fare una sosta a Capalbio, a circa cinquanta chilometri più a nord di Tarquinia. Un altro borgo medioevale racchiuso quasi completamente da una cinta muraria rimasta intatta e percorribile a piedi. Nei vicoli e le stradine del centro il tempo sembra essersi fermato. Secondo alcune testimonianze l’origine di Capalbio è etrusca e il nome di questa località sembra derivi dal latino caput album (testa calva) che si ritrova anche nello stemma simbolo del paese che raffigura il leone senese che sorregge proprio una testa calva. Questa, in tempi antichi, era anche terra di briganti e ancora oggi si ricordano i nomi dei più famosi come Domenico Tiburzi che deve parte della sua storia a questo paese. Se volete fare una sosta per il pranzo il consiglio è di assaggiare un buon piatto di tagliatelle al cinghiale, una delle specialità locali, al ristorante La Porta, nel centro storico.

Per rilassarvi un po’ e fare una bella nuotata potete dirigervi a Talamone, più a nord di circa trentacinque chilometri, in provincia di Grosseto. La frazione di Orbetello sorge su di un promontorio di roccia al confine con il Parco Naturale della Maremma. Un luogo incontaminato ricco di storia e cultura e particolarmente amato dai turisti in cerca di un po’ di relax per le sue insenature bagnate dal mare e i suoi panorami che si possono ammirare in diversi punti come, per esempio, dalla Rocca aldobrandesca. Il paese ha mantenuto l’aspetto di un piccolo borgo di pescatori circondato dalle mura medievali. Sembra che il nome sia dovuto all’omonimo figlio di Eaco che approdò in questa zona della Toscana al ritorno dal suo viaggio dalla Colchide, la regione dove era custodito il vello d’oro.
 
Proseguendo per circa un’ora di auto potete raggiungere Massa Marittima, un’altra meta di questo itinerario. La città d’arte si trova nel territorio delle Colline Metallifere circondata dalle bellezze della campagna maremmana. Il centro storico, di origine medioevale, è caratterizzato da piccoli vicoli, stradine ripide che conducono fino alla parte più alta del paese. Da non perdere una visita alla piazza principale dove è possibile ammirare il Duomo della Città, la Cattedrale di San Cerbone, il Palazzo Comunale e il Palazzo del Podestà che ospita il Museo Archeologico.

Da Massa Marittima proseguendo in direzione Livorno si raggiunge l’ultima tappa di questo viaggio: Castagneto Carducci, il paese di origine medievale che prende il nome dal grande poeta italiano che vi soggiornò per alcuni anni. Il borgo si trova nel cuore della Costa detta degli Etruschi e si è sviluppato attorno al Castello dimora storica dei Conti della Geradesca. Castagneto è caratterizzato da vicoli e stradine, botteghe tipiche e trattorie. Il palazzo dove abitò il famoso poeta oggi ospita il Centro Casa Carducci con mobili e arredamento dell’epoca. Nel Palazzo del Comune ha, invece, sede il Museo dedicato al sommo poeta.

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