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Liguria – Al mare tutto l’anno sulla Riviera di Ponente

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Spiagge sempre aperte sulla Riviera di Ponente, da Albisola a Finale. Lettini, ombrelloni, cabine, wi-fi, docce calde, gustosi aperitivi: provate un’esperienza da inglesi. Per un weekend o una vacanza. Di sicuro si risparmia

Spiagge sempre aperte sulla Riviera di Ponente, da Albisola a Finale. Lettini, ombrelloni, cabine, wi-fi, docce calde, gustosi aperitivi: provate un’esperienza da inglesi. Per un weekend o una vacanza. Di sicuro si risparmia

Tendenza baywatcher: vivere il mare tutto l’anno, in ogni stagione, anche d’inverno. Così alcuni stabilimenti liguri della Riviera di Ponente hanno deciso di rimanere aperti e offrire la possibilità di godere le spiagge anche nei mesi freddi, sfruttando il microclima che caratterizza questo spicchio di terra. Tempo permettendo, naturalmente, ci saranno ombrelloni e sdraio, strandkörb (le sedute in vimini riparate dal vento, tipiche dei mari del Nord), piscine con acqua salata, ristoranti e locali da happy hour, persino barche per uscite al largo. Sfidano la stagione due stabilimenti con ristorante di Albisola Capo. A L’Ultima Spiaggia, con 5 euro (gratis per chi si ferma a mangiare) ci si assicura per tutta la giornata cabina, doccia calda e lettino. A novembre inizia la stagione dei ricchi aperitivi e delle cene in riva al mare (lunedì sera, su prenotazione); il venerdì si tengono dinner-musicali. Fino a marzo il ristorante, aperto nei fine settimana, propone menu di pesce : la triglia del Mar Ligure a novembre, stoccafisso e baccalà a dicembre, sgombri e sugarelli a gennaio, pesce serra a febbraio, rombo a marzo, acciughe e sardine ad aprile. Poco più avanti, ai Bagni Lido della Palma, sono a disposizione la piscina con acqua di mare, gli spogliatoi, le docce calde e i lettini prendisole. Nella nuova veranda si gusta il pasticcio di stoccafisso, uno dei piatti bandiera del locale.

All’ora dell’aperitivo, soprattutto il sabato e la domenica, uno dei ritrovi più frequentati di Albisola è il bar Pilar (piazza Matteotti 5, tel. 019.48.13.63) per il pantagruelico buffet di sapori piemontesi: polpette al sugo, salsiccia al Dolcetto, vitello tonnato, insalata russa e bollito freddo. In una delle pertinenze di Villa Gavotti ha aperto il ristorante U Fundegu. Nella sala rettangolare si notano lo stemma della famiglia Gavotti e dei Della Rovere, due poltrone art déco e alcune opere in ceramica dell’artista Sandro Soravia. Il menu? Piatti di terra e di mare preparati secondo la tradizione. Pescaturismo anche in inverno a Marina di Varazze, a mezz’ora d’auto verso Genova, con il peschereccio Pesce Pazzo, che parte la mattina alle 9 e rientra alle 14.30: colazione a bordo con focaccia calda, lo spettacolo dei pescatori che salpano le reti calate la sera precedente nel golfo, rotta al largo con la speranza di avvistare delfini e balene; nella baia dei Piani d’Invrea (raggiungibile solo via mare) qualche temerario fa il bagno. Si pranza a bordo con le seppie, le mormore e i dentici appena pescati (zona dei pescatori professionisti, tel. 019.93.00.32. Prezzi: una giornata 65 € a persona, fino a 12 anni 45 €).

Per dormire nel verde si torna ad Albisola e si sale a dieci chilometri dalla costa, a Stella (borgo natale di Sandro Pertini, Presidente della Repubblica dal 1978 al 2005), per il b&b La Luna dei Prati. Pareti, finestre, porte sono dipinte con colori ecologici, e i mobili disposti secondoil feng-shui. Ripresa l’Aurelia in direzione di Savona si passa per Albissola Marina costeggiando la celeberrima passeggiata degli artisti: quattro milioni di piastrelline per una promenade di 700 metri, venti pannelli ideati e firmati dai titani della seconda generazione futurista: Gambetta, Rossello, Fontana, Lam, Luzzati, Salino, Fabbri, Porcù, Caldanzano, Capogrossi, Sassu. Il primo impatto con Savona è con la vecchia darsena, che negli ultimi anni ha completamente cambiato volto, alimentando discussioni e critiche. Ora appare come una città del terzo millennio: grattacieli, torri, acciaio e vetri a specchio. A firma dell’architetto catalano postmoderno Ricardo Bofill ci sono il Palacrociere, di fronte alla stazione marittima della Costa, il complesso della torre, a ovest del terminal, e le residenze Crescent, nell’area dell’ex Italsider. Accanto a questo skyline contemporaneo resistono i moli con i pescherecci, le reti, e quel che resta delle tradizioni marinare.

D’atmosfera il Club Nautico di Savona, in un vecchio deposito di reti: oltre al ristorante di cucina ligure, ha qualche camera. Dalla vecchia darsena si parte per piccole crociere in barca a vela con lo skipper Beppe Veirana (cell. 348.40.39.277, www.dimensionevela.com). A bordo di Rosetta (12,78 m) si fanno escursioni giornaliere (anche week­end o settimanali) lungo la costa ligure, verso la Corsica e la Costa Azzurra: si spendono 70 euro, compreso il pranzo. Rosetta, infatti, è segnalata sulla Guida critica e golosa di Paolo Massobrio tra le migliori tavole della città. In centro a Savona, immancabile un caffè al bar Besio (piazza Goffredo Mameli, 21r, tel. 019.82.74.43) dove acquistare anche confetture e canditi di chinotto, presidio Slow Food. Per una sosta gourmet, l’Osteria con Cucina Sorelle Zunino è un locale fuori del tempo. Appena fuori Savona, vicino all’uscita dell’autostrada, vale una sosta Ego Concept Store, con i migliori brand internazionali per abbigliamento e home décor (via Italia 2, Vado Ligure, tel. 019.21.58.01, www.egostore.it).

Alassio non perde mai la sua identità frizzante, nemmeno in inverno. Si abbassano i toni, ma non si spengono del tutto le attività come in altri borghi costieri. I Bagni Molo sono tra i pochissimi in Liguria a proporre gli strandkörb – i sedili in vimini riparati ai lati, ideali per bagni di sole in inverno -. Il bagnino Gianni, una sorta di istituzione, è sempre pronto a dare consigli sul territorio e a vegliare sugli intrepidi che osano fare il bagno in inverno. Lo struscio nel Budello, tra la sfilata di botteghe e negozi nel centro storico, è d’obbligo. La sosta golosa durante la passeggiata è alla Pasticceria San Lorenzo (via Vittorio Veneto 69, tel. 0182.64.25.009), mentre l’aperitivo vista spiaggia è un rito al Caffè Mozart. Qui gli habitué ordinano club sandwich o insalatone, oltre ai piatti a base di pesce: si mangia dalla mattina alla sera, la cucina non chiude mai. Per chi ama affiche originali d’epoca e immagini pubblicitarie vintage, ad Alassio c’è la Galleria L’Image, tra le più quotate d’Europa, dove si trovano migliaia di reperti pubblicitari, come dice scherzosamente il titolare Alessandro Bellenda. Per cena merita il Ristorante Sail Inn , rinomato per la cucina ligure doc.

Si guida verso il confine con la Francia verso a Finale Ligure, comune formato da quattro paesi: Finalborgo, Finalmarina, Finalpia e il borgo saraceno di Varigotti. Finale è una delle mete più glam del Ponente ligure. Per chi viaggia con la famiglia ci sono i Bagni Garibaldi, con l’area giochi; gli amanti della tintarella fuori stagione hanno a disposizione lettini, cabine, docce calde e c’è sempre un bagnino. Poi wi-fi, quotidiani, riviste straniere e l’angolo del book crossing, dove si possono prendere e lasciare libri di ogni genere. In inverno, il ristorante propone piatti caldi solo a pranzo. Dopo qualche ora in spiaggia è piacevole passeggiare lungo via Garibaldi. Accogliente e fornitissima, l’Enoteca Vino propone degustazioni, una carta di vini con oltre 300 etichette di champagne, comprese quelle bio. A cena preparano piatti di coquillage, ostriche e fin de claire 3 (le più piccoline e sapide, dall’intenso sapore di mare), primi maison, gamberi di Sanremo e scampi del golfo. Altro valido indirizzo per la cena è il Ristorante ai Torchi, in un vecchio frantoio a Finalborgo. Lo chef, Gianni Malandra, è un fuoriclasse nella preparazione e presentazione di ricette semplici e con ingredienti di prima qualità. Squisito il piatto di patate in due consistenze, con pesto di olive verdi, gamberi e pescatrice spadellati.

Riapre dopo tre anni di restauri (a basso impatto ambientale, classe b, cosa rara per un edificio storico) l’Hotel San Pietro Palace. Il palazzo ha una lunga storia alle spalle: cinque generazioni fa era un magazzino per la salatura delle acciughe e un deposito di barche, poi i piani alti sono stati adibiti a locanda e solo intorno agli anni Venti è diventato l’Hotel Rustichelli, poi Finalmarina, quindi Miramare. Oggi 28 camere e 3 suite di charme accolgono a pochi metri dalla spiaggia. Il porto di Finale è uno dei più attivi del Ponente e molti giovani amanti del mare organizzano escursioni a vela anche in inverno verso l’Isola di Bergeggi, la Baia dei Saraceni o la spiaggia libera attrezzata di Malpasso. Da qui Velamania organizza escursioni a bordo di un Oceanis Clipper 423 di 13 metri (www.velaescursioni.it, una giornata 40 € a persona).
Sulle colline retrostanti, tra ulivi e fasce di muri a secco, sono arroccati altri piccoli borghi saraceni: Chien, Pino e Ca’ dei Mori. A Isasco, 500 metri dopo il paese, a sinistra inizia una sterrata da fare a piedi fino all’uliveto dell’Azienda Domenico Ruffino (cell. 348.45.21.161), che produce e vende il pluripremiato olio extravergine monovarietale in purezza di colombaia, impiantata nel 1125 dai benedettini. Attiva anche la beach life di Arma di Taggia, dove i Bagni Piccolo Lido (tel. 0184.42.222, www.piccololidobeach.it), sul lungomare, propongono lettini, spogliatoi, docce calde; il ristorante è un ottimo indirizzo, segnalato dalla guida Gantié come una delle migliori table de Ligurie. Forti emozioni quando si cavalca un purosangue sulla spiaggia di Arma, attività che si può fare solo d’inverno perché non ci sono i bagnanti. Queste galoppate a filo d’acqua, o volendo anche verso l’interno, sono organizzate dal Centro Ippico San Martino (20 € all’ora, www.centroippicosanmartino.it). Chi vuole fare una pausa relax a 3 chilometri dal mare può visitare l’Agriturismo Zemin di Taggia, il primo parco didattico d’Italia: uno spazio verde, dove rilassarsi e vivere la giornata vera del contadino.

Da Sanremo gli amanti delle due ruote possono imboccare la pista ciclabile o, meglio, il parco lineare, come lo ha chiamato Renzo Piano, ricavato dal recupero del tracciato ferroviario dismesso tra Ospedaletti, Sanremo e San Lorenzo al Mare (www.area24spa.it). Si pedala sulla ex linea ferroviaria, pianeggiante, che taglia la costa tra mare e rigogliosi cespugli in fiore. Cavalli, bici, spiagge aperte e giardini da visitare anche in inverno. Grazie al clima mite tutto l’anno, la Riviera di Ponente vanta il palmeto più settentrionale del mondo, ville liberty e parchi a picco sul mare. Così si presentava sul finire dell’Ottocento questa costa ai tanti intellettuali, inglesi e tedeschi, che qui trascorrevano la stagione fredda. Ancora oggi questo angolo di Liguria conserva suggestioni green. Proprio tra Sanremo e Bordighera c’è l’itinerario lungo i sentieri dei ficus secolari; altri percorsi da fare a piedi alla scoperta delle bellezze del Ponente sono stati studiati dalla Cooperativa Strade-Liguria, che organizza tour individuali (www.liguriadascoprire.it), mentre la Nyala Wonder Travel (www.nyalatravel.com) è specializzata in itinerari sulle tracce dei pittori impressionisti, tra Liguria e Costa Azzurra. Un altro stabilimento glam & chic, quasi al confine con la Francia è La Reserve, a Bordighera: i lettini sono su una terrazza tra le rocce e i tavoli del ristorante in una veranda a picco sul mare dove servono le acciughe imbottite o i barbagiuai di zucca.

 

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