Europa

L’Estonia è un posto unico: ecco perché

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L’Estonia non stenta a distinguersi, dato che è un paese assolutamente unico. Pur avendo caratteristiche geografiche e vicende storiche simili alla Lettonia e alla Lituania, è assai diversa dal punto di vista culturale, e la nazione che le è più affine etnicamente e linguisticamente è piuttosto la Finlandia. I due paesi, che condividono molte tradizioni, sono stati tuttavia separati da 50 anni di dominio sovietico in Estonia. Negli ultimi tre secoli il paese è inoltre stato legato alla Russia, anche se questi due stati sono simili quanto potrebbero esserlo una rondine e un orso (i rispettivi simboli nazionali).

Case medievali colorate su una piazza di fronte alla chiesa a Tallin Il centro medievale di Tallinn, Estonia ©Skreidzeleu/Shutterstock

Tra le viuzze medievali di Tallinn

Se siete ancora vittime del pregiudizio che ‘ex sovietico’ sia sinonimo di cupo e banale e che tutte le trappole per turisti siano prosaiche, allora Tallinn vi stupirà, dimostrandovi il contrario. Questa città, infatti, ha fascino da vendere, essendo riuscita a sposare il moderno con il medievale, che insieme creano un’atmosfera vivace e originale. Tallinn è un inebriante mix di antiche guglie delle chiese, grattacieli di vetro, palazzi barocchi, bei ristoranti, giganteschi bastioni, sfavillanti centri commerciali, malandate case di legno e caffè nelle piazze assolate, con qualche retaggio del suo passato sovietico per movimentare il quadro.

Sempre più sofisticata senza però essere troppo asettica, rivolta verso il futuro pur abbracciando il passato, Tallinn è una città veramente affascinante.

Parco Nazionale di Lahemaa visto da un drone Un piccolo borgo di pescatori nel Parco Nazionale di Lahemaa, Estonia ©Westend61/Getty Images

Parco Nazionale di Lahemaa

Il più vasto rahvuspark (parco nazionale) dell’Estonia si estende su un territorio incontaminato e rurale di 725 kmq, con un litorale e un entroterra assai pittoreschi che lo rendono una località di villeggiatura perfetta per gli abitanti della vicina capitale. Microcosmo delle bellezze naturali del paese, il parco comprende un tratto di costa profondamente frastagliata, con diverse penisole e baie, e inoltre 475 kmq di boschi, laghi, fiumi e paludi nell’entroterra odoroso di pini, nonché diversi siti di interesse storico e culturale. Il paesaggio è per lo più pianeggiante o lievemente ondulato: il punto più elevato si trova a soli 115 metri sopra il livello del mare, e le pietraie, le aree chiamate alvar dove il manto superficiale del suolo è molto sottile, e i grandi massi erratici (arrivati fin qui dalla Scandinavia grazie all’azione dei ghiacciai) sono tutti elementi tipicamente estoni.

Oggi la principale attrattiva locale è la spiaggia, ma dal 1945 al 1991 tutto il litorale del parco era una zona di confine, presidiata dai militari e dotata di una recinzione di filo spinato alta 2 metri, per tenere lontani dal mare gli abitanti del villaggio.

Tartu, la capitale spirituale

Tartu sostiene di essere la capitale spirituale dell’Estonia e i suoi abitanti parlano di uno speciale vaim (spirito) del passato che si percepisce nelle case di legno e negli imponenti edifici, nonché nella bellezza dei parchi e del lungofiume.

Tartu è sede dell’università principale dell’Estonia, con una popolazione studentesca pari quasi a un quinto dei residenti. L’ateneo infonde un forte impulso vitale a questa località storica e piena di verde, garantendole una vita notturna particolarmente vivace per le sue dimensioni. Nelle lunghe notti estive, gli studenti che non hanno lasciato la città per andare in spiaggia si radunano in collina dietro il municipio, per flirtare e bere.

Il suo bel centro annovera numerosi edifici dalle sobrie linee settecentesche, molti dei quali sono stati adibiti a funzioni innovative. Oltre a vantare alcune attrattive turistiche, tra cui interessanti gallerie d’arte e musei, Tartu costituisce anche un comodo punto di partenza per esplorare l’Estonia meridionale.

Il faro rosso di Viirelaid ©Adrienne Pitts/Lonely Planet

I mulini
 a vento di Saaremaa

Per gli estoni, Saaremaa (letteralmente, ‘terra d’isola’) è sinonimo di ampi spazi, distese di abeti e aria pura, nonché di acqua in bottiglia, vodka e birra dall’elevato tasso alcolico. L’isola più grande dell’Estonia (grande pressappoco come il Lussemburgo) è tuttora ammantata da pini, abeti e ginepri, e i suoi mulini a vento, i fari e i minuscoli villaggi sembrano non essere stati segnati dal trascorrere del tempo. In epoca sovietica tutta l’isola era off limits (essendo diventata una base spaziale con un primordiale sistema radar) anche per gli estoni della ‘terraferma’, che dovevano richiedere un permesso per visitarla. Fu così che l’isola conobbe uno sviluppo industriale davvero limitato e il suo fascino rurale si è mantenuto praticamente intatto.

Questo paesaggio unico e tradizionale sembra essere in perfetto accordo con l’inestinguibile orgoglio di Saaremaa, che ha sempre avuto una forte vocazione indipendentista ed è stata l’ultimo lembo dell’Estonia a cadere in mano agli invasori. La sua gente ha usi, costumi e canti che esistono solo qui, e il loro riferimento epico non è la leggenda del Kalevipoeg, come nel resto del paese, ma Suur Tõll, un eroe locale che combatté numerose battaglie in tutta l’isola contro diavoli e demoni.

La ventosa costa di Muhu ©Adrienne Pitts/Lonely Planet

Il villaggio di Koguva a Muhu

Kuguva, sul promontorio occidentale di Muhu, è un luogo fiabesco, nonché eccezionalmente ben conservato, oggi protetto come museo all’aperto. Il biglietto consente di visitare la vecchia scuola e due fattorie, una delle quali espone splendidi tessuti tradizionali della zona e diversi costumi realizzati con cura minuziosa per i dettagli, mentre l’altra è la casa natale dello scrittore Juhan Smuul (1922-71), dove potrete curiosare tra vari edifici, uno dei quali ha una collezione di macchine da cucire Singer.

Il villaggio è ancora molto popolato – in prevalenza da famiglie che vivono qui da generazioni –, perciò rispettate la privacy degli abitanti rimanendo nelle aree adibite a museo.

Un mulino a vento a Seidla, Estonia ©Westend61/Getty Images

Pärnu, la capitale estiva estone

Le famiglie del posto, i giovani in vacanza e i villeggianti finlandesi, svedesi e tedeschi si uniscono in una preghiera collettiva perché faccia bel tempo, mentre passeggiano sulle spiagge di sabbia dorata, nei vasti parchi e nel pittoresco centro storico di Pärnu, la più importante stazione balneare dell’Estonia. Da queste parti, il nome Pärnu è sinonimo di divertimenti estivi.

Pärnu si estende su entrambe le sponde del fiume omonimo, nel punto in cui questo corso d’acqua sfocia nella Baia di Pärnu. La maggior parte dei luoghi interessanti si concentra lungo la riva meridionale, comprese la Città Vecchia e la spiaggia. La via principale del centro storico è Rüütli, sulla quale si affacciano splendidi edifici seicenteschi.

La lunga e vasta spiaggia di Pärnu caratterizzata da campi da pallavolo, caffè e minuscole cabine spogliatoio – costituisce la principale attrattiva di questa località. Il sentiero che forma un arco attorno alla spiaggia è delimitato da fontane e panchine perfette per osservare il passeggio, e lungo Ranna puiestee, il viale che corre parallelo alla spiaggia, si affacciano vari edifici dei primi del Novecento. Di fronte, le aiuole del Rannapark costituiscono una meta ideale per un picnic estivo.

Otepää, la capitale invernale

La piccola località collinare di Otepää, 44 chilometri a sud di Tartu, è il fulcro di una suggestiva zona di foreste, laghi e fiumi, assai amata dagli estoni per le sue bellezze naturali e le numerose possibilità di escursioni a piedi e in bicicletta e bagni che offre nel periodo estivo, nonché per lo sci di fondo in inverno. Spesso viene definita la capitale invernale dell’Estonia, e nei fine settimana della stagione fredda diventa vivace e affollata. Alcuni hanno persino soprannominato la zona ‘Alpi estoni’, riferendosi non certo alla sue vette, quanto piuttosto alle favolose piste da sci. La Maratona Sciistica di Tartu di 63 km si svolge qui tutti gli anni a febbraio, ma anche in estate vedrete gli appassionati di sci di fondo andarsene in giro con i roller ski.

La zona principale di Otepää si sviluppa intorno all’incrocio di Tartu maantee, Võru maantee e Valga maantee, dove troverete la piazza più importante, i negozi e anche qualche via residenziale. Un boschetto separa questo quartiere da un insediamento più piccolo sul lago, 2 chilometri a sud-ovest.

La spiaggia di Stroomi a Tallinn ©dpedersen/Shutterstock

Quando andare

  • Le condizioni meteorologiche più favorevoli si registrano nei mesi che vanno da maggio a settembre e, sebbene in questo periodo a Tallinn e Pärnu il clima non sia sempre affidabile (soprattutto in luglio e agosto), si tratta comunque della stagione migliore per visitare la regione.
  • Quasi tutte le feste si tengono in estate e culminano con il solstizio.
  • Gli appassionati di sci di fondo non possono perdersi Otepää, la ‘capitale’ degli sport invernali da dicembre a marzo.
  • Anche il periodo di Yuletide è indimenticabile, con i suoi mercatini natalizi e la secolare tradizione (che risale a quasi 600 anni fa) di allestire un albero di Natale nella piazza principale di Tallinn.

Fonte articolo originale

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