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Le scalinate più belle al mondo

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Scale. C’è chi le affronta per fede, chi per gioco, chi per mettere alla prova il proprio allenamento. Qualunque sia il loro obiettivo, o la loro forma (dritta, a chiocciola, a passo alternato), le scale sono un elemento architettonico costante, dentro e fuori le mura di palazzi e abitazioni. Qui ne trovate una selezione, le scalinate  più spettacolari del mondo, un modo per viaggiare salendo gradini sempre diversi.
 
I gradini possono essere pensati per gli dei, come quelli che costituiscono il tempio di Chichen Itza, in Messico, o i ripidi passi che portano al tempio induista di Batu Caves, in Malesia, calpestati ogni giorno da migliaia di pellegrini.

Scale. C’è chi le affronta per fede, chi per gioco, chi per mettere alla prova il proprio allenamento. Qualunque sia il loro obiettivo, o la loro forma (dritta, a chiocciola, a passo alternato), le scale sono un elemento architettonico costante, dentro e fuori le mura di palazzi e abitazioni. Qui ne trovate una selezione, le scalinate  più spettacolari del mondo, un modo per viaggiare salendo gradini sempre diversi.
 
I gradini possono essere pensati per gli dei, come quelli che costituiscono il tempio di Chichen Itza, in Messico, o i ripidi passi che portano al tempio induista di Batu Caves, in Malesia, calpestati ogni giorno da migliaia di pellegrini.

I musulmani annoverano fra le loro scale sacre la lunga camminata che porta, salendo "solo" 7362 gradini, sulla vetta del monte Adam (o Sri Pada), in Sri Lanka, dove è situato un importante tempio islamico.
 
Ma una scala può essere fatta anche di larghi e comodi gradoni, pensati per sostare, mangiare, fare la toilette tra i bufali e cremare cadaveri, come quelli dei Ghat di Varanasi. Oppure gli steps possono essere così stretti e verticali da far venire le vertigini e garantire al loro monumento il titolo di "scala più ripida del mondo", quale è la discesa al pozzo di Chand Baori, vicino a Jaipur, una delle opere architettoniche più ardite del continente indiano.
 
Ci sono poi scale pensate per restare intonse, difficili cammini immersi nel verde dove la natura la fa da padrona, come la "Starway to Heaven" , le Ha’iku stairs dell’isola hawaiana di O’ahu, o la Florli Stair norvegese, impegnativa scalinata da 4444 scalini e 730 di dislivello, nello splendido Lysefjord, una delle più lunghe al mondo. Ma non la più lunga: quella si trova in Svizzera, costeggia una delle famose ferrovie a cremagliera, la Niesenbahn, vicino al lago di Spiez, Oberland Bernese. E’ lunga 11.674 scalini  per un dislivello di 1669 metri. E’ generalmente chiusa al pubblico (e riservata agli addetti alla ferrovia), tranne che per una gara di corsa in salita che si svolge una volta l’anno
 
Per gli amanti della fatica ci sono scale da trekker, affrontate ogni anno da centinaia di turisti che cercano la sfida. Come i 777 gradini che portano alla sommità del vulcano di Mount Popa, 1518 metri sul livello del mare in Myanmar, un’attrazione per il tempio buddista costruito sulla cima. Con lo stesso spirito si possono attraversare e ripercorrere le infinite scale del Macchu Picchu, in Perù, scendendo verso le dimore dei morti o salendo nel verde fra le abitazioni più antiche.
 
Non mancano le scale ripercorse con ammirazione dagli appassionati di cinema, come la maestosa scalinata di Odessa, su cui i cosacchi dello zar trucidano la folla inerme riunita in protesta, nella più nota pellicola di Ejzenštejn, "La corazzata Potemkin", Potemkin Stairs Proprio da quella scena, scolpita come marmo nella filmografia occidentale, ha preso ispirazione Brian de Palma nella scena cardine del suo "Gli Intoccabili", girata sui gradini della scalinata principale nella Union Station di Chicago. In Italia le scalinate non mancano. A Roma in particolare ci sono quelle che gli americani che viaggiano considerano le "Steps", a Trinità dei Monti. Ma forse, architettonicamente parlando, la scalinata più affascinante è quella a spirale dei Musei Vaticani, disegnata nel 1932 da Giuseppe Momo.

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