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La befana in mongolfiera

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La Befana potrebbe trovarsi coinvolta in un’insolita caccia alla volpe, atterrando a Mondovì tra il 5 e il 6 gennaio. Ormai però dovrebbe essere preparata, perché sono più di vent’anni che nella graziosa cittadina cuneese si svolge il Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania. Tra le gare, tutte caratterizzate da nomi suggestivi, figura anche questa, trasferita dai boschi inglesi ai cieli piemontesi.

La Befana potrebbe trovarsi coinvolta in un’insolita caccia alla volpe, atterrando a Mondovì tra il 5 e il 6 gennaio. Ormai però dovrebbe essere preparata, perché sono più di vent’anni che nella graziosa cittadina cuneese si svolge il Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania. Tra le gare, tutte caratterizzate da nomi suggestivi, figura anche questa, trasferita dai boschi inglesi ai cieli piemontesi.

Quaranta piloti provenienti da tutta Europa si sfideranno le mattine del 5 e del 6 gennaio con le loro coloratissime mongolfiere e alle 18.30 di martedì 5, nevicate permettendo, si svolgerà l’atteso gonfiaggio notturno dei palloni, forse il momento più spettacolare della manifestazione. (Per informazioni: Aeroclub Mondovì, Corso Francia 18; [email protected] )
Restando qualche ora in paese, vale la pena di fare una passeggiata nel rione Piazza, il nucleo più antico, sulla cima della collina. Il panorama sugli altri borghi che compongono Mondovì dalla torre del Belvedere, alta quasi 30 metri, è di grande suggestione; molto elegante la piazza Maggiore, gotica, e notevole il ciclo pittorico seicentesco di Andrea Pozzo nella chiesa di San Francesco Saverio. Da qui, prendendo la funicolare rinnovata da poco, si arriva al centro storico di Breo, altro rione del paese, caratterizzato da architetture settecentesche.

Anche il resto del Piemonte festeggia l’Epifania. A Baceno, nello splendido parco naturale Veglia e Severo, la sera del 5 gennaio, dopo la messa, insieme al vin brulé degli Alpini fa la sua comparsa anche la Befana ([email protected] ; 0324/62018). A Massino Visconti invece le notti dal 3 al 5 gennaio sono il regno degli Scalzacavèzz: i giovani del paese che, rievocando un’antica tradizione, tolgono i campanacci alle mucche e sfilano per le strade facendoli suonare, fino ad incontrare i Re Magi a cavallo.
Tornando nella provincia di Cuneo, in una cena conviviale è doveroso assaggiare la fugassa d’la Befana, un torta di forma simile a una margherita, che contiene due fave: chi troverà nella sua fetta la fava bianca dovrà pagare la focaccia, chi pescherà la nera, il vino.

Fonte: www.lastampa.it

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