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In crociera sul dirigibile

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L’esclusività viaggia ormai ad altezze siderali. Meglio ancora se in un dirigibile bianco a metà fra una balena e una navicella spaziale, che il designer transalpino Jean-Marie Massaud, in collaborazione dal 2005 con il centro francese di ricerca aerospaziale (ONERA), ha trasformato in un autentico hotel volante. Stiamo parlando del «Manned Cloud», autentica meraviglia dell’ingegneria aerospaziale, in grado di ospitare 40 passeggeri (oltre a 15 membri dell’equipaggio) e di viaggiare a una velocità di crociera di 130 chilometri orari (ma può arrivare anche ai 170), facendo così il giro del mondo in circa dieci giorni.

L’esclusività viaggia ormai ad altezze siderali. Meglio ancora se in un dirigibile bianco a metà fra una balena e una navicella spaziale, che il designer transalpino Jean-Marie Massaud, in collaborazione dal 2005 con il centro francese di ricerca aerospaziale (ONERA), ha trasformato in un autentico hotel volante. Stiamo parlando del «Manned Cloud», autentica meraviglia dell’ingegneria aerospaziale, in grado di ospitare 40 passeggeri (oltre a 15 membri dell’equipaggio) e di viaggiare a una velocità di crociera di 130 chilometri orari (ma può arrivare anche ai 170), facendo così il giro del mondo in circa dieci giorni.

Non solo. Alimentato da un potente propulsore posteriore a elio, con due ulteriori motori per il decollo, l’hotel-dirigibile ha un’autonomia di 72 ore (o 5 mila chilometri) e al suo interno si sviluppa su una superficie di 1.100 metri quadri, suddivisa su due piani: il primo è dedicato alla zona relax, con biblioteca, lounge, ristorante e piscina, mentre il secondo è destinato alle 20 camere da letto, tutte (manco a dirlo) con vista mozzafiato. Non mancano poi terrazze panoramiche, un’attrezzatissima spa e una sala bar. «L’idea alla base di questo progetto – ha spiegato al “Daily Mail” lo stesso Jean-Marie Massaud – è che si possano visitare posti fantastici come la Thailandia o i Caraibi senza dover costruire per forza orrendi alberghi dappertutto. Il Manned Cloud permette, infatti, di andare all’esplorazione del mondo senza essere invadenti, perché si può decidere di rimanere a terra per pochi giorni, o anche per una settimana, e poi ripartire, senza lasciare traccia».

ECOCOMPATIBILE – Una vacanza ecocompatibile, dunque, che cerca di limitare al minimo l’impatto sull’ambiente sostituendo benzina e diesel con l’elio e che elimina del tutto il ricorso all’hotel tradizionale, tutto vetro e cemento. Peccato solo che bisognerà attendere il 2020 prima di poter prenotare una stanza al «Manned Cloud». Ovviamente, il prezzo di una notte fra le nuvole è ancora tutto da stabilire, anche se si può già facilmente intuire che non sarà affatto a buon mercato.

Fonte: www.corriere.it

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