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British Airwais taglia i pasti a bordo

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Basta sandwich a bordo: per colmare eventuali languori durante i voli a breve e medio raggio è sufficiente un pacchetto di noccioline. E oltretutto, in questo modo si riescono a risparmiare fino a 36 milioni di euro ogni anno. Ne è convinta la British Airways, uno dei colossi del trasporto aereo mondiale, che suo malgrado è costretta ad adeguarsi alla linea già adottata da molte compagnie aeree nazionali che, nei tragitti a durata limitata, hanno già da tempo ridotto all’osso il catering offerto ai passeggeri. La compagnia aerea britannica ha deciso che da lunedì su tutti i voli inferiori alle due ore e mezza non saranno più distribuiti panini ai viaggiatori.

Basta sandwich a bordo: per colmare eventuali languori durante i voli a breve e medio raggio è sufficiente un pacchetto di noccioline. E oltretutto, in questo modo si riescono a risparmiare fino a 36 milioni di euro ogni anno. Ne è convinta la British Airways, uno dei colossi del trasporto aereo mondiale, che suo malgrado è costretta ad adeguarsi alla linea già adottata da molte compagnie aeree nazionali che, nei tragitti a durata limitata, hanno già da tempo ridotto all’osso il catering offerto ai passeggeri. La compagnia aerea britannica ha deciso che da lunedì su tutti i voli inferiori alle due ore e mezza non saranno più distribuiti panini ai viaggiatori.

SONDAGGIO TRA GLI UTENTI – La misura è stata presa dal vertice della compagnia per fare fronte alla crisi e rientra in un piano generale di riduzione dei costi che prevede tra l’altro anche una riduzione degli organici. Quello dei sandwich era considerato evidentemente un lusso che in tempi di vacche magre non ci si può più permettere. La società minimizza: «Non è così insolito effettuare piccoli cambiamenti che aiutano ad evitare rifiuti inutili e a risparmiare denaro, soprattutto quando questo avviene su cose che hanno un senso e quando si incontrano le esigenze dei clienti». La British ha infatti condotto un sondaggio tra i propri utenti e dall’indagine è emerso che la gran parte di loro avrebbe detto di non sentire particolarmente l’esigenza di un mini-pasto sui voli di breve durata. Quindi, tanto vale farne a meno, soprattutto se poi i panini vengono mangiati controvoglia o lasciati a metà. Del resto, fa ancora notare la compagnia, «il servizio catering a bordo dei nostri aerei è di livello top e, a differenza di altri vettori, è completamente gratuito».

CONCORRENZA LOW COST – Sarà, ma quel che è certo è che si riduce ulteriormente la differenza di trattamento a bordo tra le compagnie tradizionali e quelle low cost. Ryanair e EasyJet, i due principali competitors del settore economico a livello europeo, non prevedono la distribuzione gratuita snack o bevande e i passeggeri che desiderano bere qualcosa o consumare uno spuntino durante il volo sono costretti a pagare per bibite e cibarie. I prezzi non sono popolari (un caffé costa 2 euro, una bibita 3, un panino 4), ma si tratta di un sovrapprezzo volontario e comunque compensato dal minore costo del biglietto. La British ha in ogni caso previsto un’eccezione: quella della colazione. Chi prenderà un volo prima delle dieci del mattino continuerà a ricevere il tradizionale croissant accompagnato da bevanda calda.

POSTI BUSINESS IN SALDO – Intanto un’inchiesta del New York Times spiega come sempre più compagnie stiano cercando di recuperare denaro svendendo i posti in business e first class, i più redditizi ma al tempo stesso quelli che hanno risentito maggiormente della crisi. Il quotidiano cita un rapporto dell’International air transport association secondo cui tra il maggio 2008 e quello di quest’anno si è registrato un calo del 26% nella domanda dei cosiddetti «premium seats», le postazioni con poltrona-letto, postazione di lavoro e servizio catering à la carte particolarmente richieste dai manager per le trasvolate intercontinentali. Il giornale cita alcuni esempi: con Air Canada è possibile trovare posti su voli tra Los Angeles e Shangai per 3.500 dollari, quando lo stesso biglietto veniva venduto un anno fa tranquillamente a 15 mila dollari. Oppure sul New York-Londra nella Club World Cabin della British a 2.544 dollari a fronte dei precedenti 11 mila già ridotti da tempo a 7.500. Per non parlare dei 1.300 dollari per l’andata e ritorno in business tra New York e Amsterdam con OpenSkies (una controllata di British) durante il periodo estivo. Le compagnie propongono sempre più biglietti a prezzi stracciati da vendere con la formula del last minute e non di rado i viaggiatori vengono contattati prima della partenza per sapere se vogliono con un’aggiunta di poche centinaia di euro fare l’upgrade del loro biglietto economy.

Fonte: www.corriere.it

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