Viaggi

Arriva il passaporto sanitario

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E’ in arrivo il “Passaporto sanitario per i viaggiatori”: conterrà una serie di informazioni utili in caso di cure all’estero, soprattutto in paesi esotici, e servirà anche al rientro in Italia in caso di disturbi ‘sospetti’. Ad annunciarlo sono gli esperti riuniti a Roma per il convegno La prevenzione del viaggiatore: l’approccio multidisciplinaré organizzato dalla Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (Simvim).Ed i medici avvertono: i rischi legati ad una vacanza in un paese esotico sono spesso trascurati, a partire dalle profilassi anti-malaria e dagli accorgimenti per evitare disturbi come la diarrea, rovina-vacanza per ben il 40% dei turisti.

E’ in arrivo il “Passaporto sanitario per i viaggiatori”: conterrà una serie di informazioni utili in caso di cure all’estero, soprattutto in paesi esotici, e servirà anche al rientro in Italia in caso di disturbi ‘sospetti’. Ad annunciarlo sono gli esperti riuniti a Roma per il convegno La prevenzione del viaggiatore: l’approccio multidisciplinaré organizzato dalla Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (Simvim).Ed i medici avvertono: i rischi legati ad una vacanza in un paese esotico sono spesso trascurati, a partire dalle profilassi anti-malaria e dagli accorgimenti per evitare disturbi come la diarrea, rovina-vacanza per ben il 40% dei turisti.

Perciò, anche in vista dei prossimi viaggi per le vacanze natalizie, "fondamentale è la prevenzione ed informarsi nei centri specializzati". Per quanto riguarda la diarrea, spiegano gli specialisti, si tratta di un disturbo causato principalmente da batteri, in particolare, nel 30-40% dei casi, dall’Escherichia Coli.La sua diffusione nell’organismo avviene attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati. E’ quindi evitabile, avvertono, semplicemente seguendo le principali norme igienico-sanitarie di prevenzione. Ma il 95% dei viaggiatori la sottovaluta e mette in atto almeno un comportamento alimentare sbagliato durante la vacanza con il risultato di rovinarsi il viaggio. Più preoccupante, però, il rischio di contrarre la malaria: 3 italiani su 10 non assumono i farmaci per la profilassi o la troncano a metà importando nel nostro Paese 300 nuovi casi all’anno.Eppure, commentano i medici, "basterebbe informarsi sulle malattie a rischio presso i Centri di medicina dei viaggi e seguire le profilassi indicate. Ma solo la metà dei viaggiatori lo fa". Proprio per ‘educare’ il turista alla prevenzione, è in arrivo dal 2010 il ‘Passaporto sanitario del viaggiatore’, diffuso presso i Centri di Medicina dei viaggi.

Si tratta di un documento tradotto in diverse lingue (inglese, spagnolo, francese, italiano, arabo, cinese, russo) in cui segnalare le eventuali profilassi eseguite, le allergie o malattie croniche e le terapie mediche in corso, in modo che il medico possa intervenire tempestivamente in caso di soccorso in un Paese straniero.Ma il Passaporto è utile anche al ritorno in Italia perché contiene le indicazioni dei paesi visitati e, in caso di malessere, il medico di fiducia disporrà delle informazioni per intervenire: "il caso tipico è la malaria – avvertono i medici della Simvim – spesso scambiata per febbre se non si segnala di essere stati in un paese a rischio".

Fonte: www.tiscali.it

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