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Safari in Tanzania

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Leoni, elefanti, gazzelle, giraffe, bufali, zebre, leopardi, coccodrilli… Un’immersione in una natura da record: 15 parchi nazionali, le sorgenti del Nilo e Congo, il lago Vittoria, la Great Rift Valley. E ancora il Kilimangiaro e il cratere Ngorongoro.

È l’Africa degli animali. Di leoni, elefanti, gazzelle, giraffe, bufali, zebre, leopardi, coccodrilli… Chi va in Tanzania può essere certo di non mancarne nemmeno uno, tra  15 parchi nazionali, tre riserve della biosfera.

Leoni, elefanti, gazzelle, giraffe, bufali, zebre, leopardi, coccodrilli… Un’immersione in una natura da record: 15 parchi nazionali, le sorgenti del Nilo e Congo, il lago Vittoria, la Great Rift Valley. E ancora il Kilimangiaro e il cratere Ngorongoro.

È l’Africa degli animali. Di leoni, elefanti, gazzelle, giraffe, bufali, zebre, leopardi, coccodrilli… Chi va in Tanzania può essere certo di non mancarne nemmeno uno, tra  15 parchi nazionali, tre riserve della biosfera.

Un viaggio in questo pezzo di Continente Nero garantisce un’immersione in una natura da record: 15 parchi nazionali, le sorgenti due dei maggiori fiumi del pianeta, Nilo e Congo, il lago Vittoria (il più grande d’Africa e terzo nel mondo) e il Tanganica. Di qui passa la Great Rift Valley, fiancheggiata da montagne come il Kilimangiaro (la più alta vetta del continente, 5.895 metri), il Meru (4.566 metri) e il cratere del vulcano Ngorongoro , tra i maggiori al mondo.

La Tanzania è il luogo migliore per un safari africano, perché sono garantiti non solo l’avvistamento degli stranoti Big Five (leone, bufalo, elefante, rinoceronte, leopardo), ma quello di milioni di ungulati in perenne ricerca di acqua e pascoli. In più i costi sono molto più convenienti rispetto agli altri paesi dell’Africa Australe: da circa 2.600 euro a testa con voli, pensione completa, entrate nei parchi e guide-ranger. Il motivo fondamentale? La possibilità di alloggiare negli economici lodge ex-statali, oggi privatizzati e acquisiti da Wildlife hotels and lodges Tanzania, nel cuore dei parchi del nord. Ma ci sono anche lodge raffinati, campi tendati mobili o semi-permanenti, eco e deluxe. Primi fra tutti quelli di Elewana Collection e di &Beyond, che firmano il meglio delle strutture nel Continente Nero.

 Prima tappa Arusha, piccola città a quota 1.400 ai piedi del monte Meru, e cuore indiscusso dei parchi del nord della Tanzania, tutti nell’arco di 250 chilometri e quindi raggiungibili comodamente in auto. Il più vicino, il Parco Nazionale di Arusha, a circa un’ora d’auto, merita un’escursione in giornata. Il paesaggio è molto bello e se il cielo è limpido la vista sul Kilimangiaro è spettacolare. Qui si entra subito nel mondo degli animali: si incontrano giraffe, ippopotami, elefanti, bufali, scimmie colobus bianche (endemiche del parco) e fenicotteri rosa vicino ai laghi Momella.

Si cambia panorama e si raggiunge il Parco Nazionale di Tarangire, meno celebre, ma uno dei più belli per la varietà di paesaggi: dal terreno collinare alle dorsali pietrose, agli stagni, passando per le aree ricche di acacie. Questo è il regno di branchi di elefanti, di oltre 400 esemplari, di leoni, leopardi, ghepardi, bufali, ma anche di animali rari come taurotraghi e gerenuk (della famiglia delle antilopi), oltre a 300 specie di volatili e uccelli acquatici, e grossi pitoni. Con una sorpresa: la grande quantità di baobab. Tanto che, proprio su queste gigantesche piante, si può anche dormire: al Tarangire Treetops ogni chalet-palafitta è appollaiato in alto, tra il tronco e i rami. Un rifugio lussuoso, sicuro, con vista a 360 gradi sulle colline, tra i più esclusivi dell’East Africa.

Famosissimo invece il Parco Nazionale del Serengeti, ecosistema spettacolare, vasto 14.763 kmq, dove si muovono milioni di animali sempre alla ricerca d’erba e di prede. Qualche cifra? Più di due milioni di gnu, un milione di gazzelle di Grant e Thomson, 300.000 zebre, 90.000 impala, 82.000 bufali, 20.000 eland, 12.000 giraffe, 7.000 elefanti, 6.000 iene, 3.000 leoni, 500 ghepardi e 100 rinoceronti. Qui i giorni trascorrono con ritmo lento, quasi ipnotico, tra fotosafari all’alba, di giorno e di notte… E in ogni area di vegetazione si incontrano animali diversi. Nel cuore del Serengeti, si dorme al Seronera Wildlife Lodge. In alternativa, il Nieleze Serengeti Camp: sei grandi tende ai piedi delle Colline Makoma, dove si cena sotto le stelle.

L’immensa caldera del Ngorongoro Crater  da sola vale il viaggio. Pareti alte 700 metri con un diametro di 18 chilometri, risale all’attività vulcanica degli ultimi 25 milioni di anni e conserva al suo interno la maggiore densità di fauna selvatica della terra (25.000 animali di grossa taglia), rappresentata da quasi tutte le specie. Un’Arca di Noè con uno degli scenari più grandiosi del Continente Nero: il panorama dall’alto è indimenticabile, così come è emozionante scendere i ripidi fianchi e passare, in una manciata di minuti, dal clima freddo e nebbioso al caldo secco del fondo con il suo lago salato. Appollaiato proprio sul bordo del cratere, a più di 2.000 metri, il Ngorongoro Wildlife Lodge:sulla sua ampia terrazza, al tramonto, si può sorseggiare un aperitivo, ammirando il cielo africano e le centinaia di animali in continuo movimento.

Gli appassionati di trekking possono spingersi fino ai vicini crateri di Oloti ed Empakaai. Oppure salire sul cono perfetto dell’Ol Doinyo Lengai, ultimo vulcano ancora attivo della Tanzania, sacro ai Masai, che lo chiamano Montagna di Dio. Spettacolare per le sue eruzioni a bassa viscosità e temperatura: la lava, scura come il fango, vira poi al bianco appena entra in contatto con l’acqua del vicino Lago Natron, l’unico luogo di riproduzione per circa due milioni e mezzo di fenicotteri minori, specie endemica e rara minacciata di estinzione, che si nutrono di una micro alga blu-verde, con pigmenti rossi. È quella che colora le acque e il piumaggio dei fenicotteri. per godere al meglio il rosa del tramonto, del lago e dei fenicotteri, il Lake Natron Camp, un’oasi ecologica con solo otto tende davanti a piscine naturali.
Un luogo di un altro mondo.

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