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Sagre gastronomiche in Piemonte

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Fiere, sagre e mercati contadini. Carne, cioccolato, formaggi e verdure di stagione per un weekend di shopping a chilometro zero. Da Alessandria ad Asti, da Torino a Savigliano, dormendo negli agriturismi-bottega.

Nuovi giacimenti golosi inesplorati e prodotti artigianali di nicchia. Con la primavera il Piemonte ritrova le atmosfere e i profumi delle tradizionalissime rassegne di paese, dei novelli mercati contadini che ricordano le gite fuoriporta di un tempo, quando l’attrazione per la filiera corta e i saggi acquisti a chilometro zero non erano né passatempi né ricerca di un nuovo benessere.

Fiere, sagre e mercati contadini. Carne, cioccolato, formaggi e verdure di stagione per un weekend di shopping a chilometro zero. Da Alessandria ad Asti, da Torino a Savigliano, dormendo negli agriturismi-bottega.

Nuovi giacimenti golosi inesplorati e prodotti artigianali di nicchia. Con la primavera il Piemonte ritrova le atmosfere e i profumi delle tradizionalissime rassegne di paese, dei novelli mercati contadini che ricordano le gite fuoriporta di un tempo, quando l’attrazione per la filiera corta e i saggi acquisti a chilometro zero non erano né passatempi né ricerca di un nuovo benessere.

Sintesi ideale di un territorio capace di sorprendere, Golosaria, nei primi due fine settimana di marzo, spazia con più appuntamenti fra colline e castelli – aperti per l’occasione – del Monferrato astigiano e alessandrino (www.golosaria.it , aggiornamenti con l’applicazione per iPhone e iPad Il Golosario – Monferrato).

Firmato da Paolo Massobrio, questo showroom en plein air di eccellenze gourmand concerta degustazioni, incontri e conversazioni con artigiani buongustai del territorio e di altre provenienze dal 2 al 4 marzo ad Alessandria, al castello di Casale Monferrato, a Vignale Monferrato (www.comune.vignalemonferrato.al.it) e in altri comuni. Un programma che porta di paese in paese, tra soste in cantine secolari, locande e trattorie di cementata tradizione. Come l’ultracentenario Il Grappolo di Alessandria, che tramanda il culto di sapidi agnolotti ai tre arrosti, risotti da manuale e carrelli di bolliti (via Casale 28, tel. 0131.25.32.17, www.ristoranteilgrappolo.it, menu da 35 €), e il ristorante La Torre di Casale Monferrato, fra le sale di un antico baluardo, che regala i piaceri di un vitello tonnato antica maniera, agnolotti casalesi e tagliolini al profumo di porcini con ragù di finanziera (via Candiani d’Olivola 36, tel. 0142.70.295, www.ristorante-latorre.it, menu tradizione 37 €).

Per unire notti aristocratiche in un palazzotto del Settecento e provviste d’autore si raggiunge l’Azienda Agricola Il Mongetto a Vignale (via Piave 2, tel. 0142.93.34.42, www.mongetto.it): nel negozio di famiglia l’attenzione è per le “burnie” di peperoncini, di acciughe e capperi di Salina, le salse della vendemmia, la bagna caoda pronta da gustare, intingoli vari e confetture insolite. Dal 9 all’11 marzo, Golosaria si sposta ad Asti e affianca la Fiera dei Vini della Luna di Marzo, vetrina di piccoli e medi produttori di vini Doc, ospitata nelle sale di Palazzo Enofila (corso Felice Cavallotti 45-47). Inoltre, fino al 1° aprile, lo spazio propone ogni weekend il Festival Invernale delle Sagre: vi si avvicendano le varie Pro Loco astigiane che, dalla serata del venerdì al pranzo della domenica, cucinano in diretta antichi piatti monferrini (www.doujador.it). La rassegna si allarga ai portici Anfossi per l’appetitosa parata di banchetti Asti, prodotti, gusti e sapori.

Fra le colline astigiane, Golosaria l’11 marzo tiene banco anche a Grazzano Badoglio (tel. 0141.92.54.55), borgo d’epoca romana cresciuto attorno a una celebre abbazia del X secolo, dove si raccomanda una visita all’alimentari Carelli (via Garibaldi 45), noto per salumi crudi e la tradizionale muletta; Montiglio Monferrato, noto anche per le sue meridiane, chiese, cappelle e le interessanti pievi romaniche, è ideale per ritrovare il sapore del pane d’una volta, monferrina e pagnotte medievali integrali in particolare. Si acquistano al Panificio Vogliazzo (via Giannotti 3) o a Casorzo, culla di pregiato vino Malvasia. Ruolo a sé va alle carni. Ai limiti con la provincia Granda, Cavour, già apprezzata capitale delle mele, è comune del Torinese con il maggior numero di allevamenti e di capi allevati.
In aprile, dall’11 al 18, alla carne bovina di razza piemontese dedica un’intera settimana (www.carnepiemontese.org). Un centinaio le aziende presenti, in programma visite domenicali in cascina, a difesa di una filiera cortissima che comprende diverse realtà agricole, con macelleria e ristori interni. Molti gli agriturismi e i ristoranti che valorizzano anche i tagli meno pregiati tutto l’anno. Fra i primi, sempre a Cavour, La Bella e la Bestia, dove oltre alla carne è possibile acquistare prodotti di aziende consociate (via Antica di Villafranca 10, tel. 0121.66.62). Chi invece opta per un locale tradizionale può prenotare un tavolo a La Nicchia (via Roma 9, tel. 0121.60.08.21) o all’inossidabile Locanda della Posta (via dei Fossi 7, tel. 0121.69.989).

Acquisiti da un guru del settore: Silvio Brarda, che nella bottega di via Peyron 9, in una cornice di saporosi insaccati, propone fra mille delizie un bollito misto prêt-à-porter sottovuoto, cotto a regola e solo da scaldare. Savigliano, nelle Terre dei Savoia, è invece culla di Madama La Piemonteisa, gloriosa bistecca di carré di vitella di razza piemontese (700 g circa) di non oltre 18 mesi, guarnita con la squisita salsa Santarosa, ricetta tratta dall’antico libro di cucina della nobil casa saviglianese dei Santa Rosa. Una carne squisita, vanto di tante macellerie locali e dei ristoranti del centro storico. Sempre a Savigliano, il martedì e venerdì mattina, si tiene uno dei più bei mercati orticoli del Piemonte, in piazza Santarosa. Da un arco si sbuca in piazza Cavour, storica sede dell’Ottocentesco mercà d’la poulaiera, della pollivendola, che fino a mezzogiorno allunga su due ali le bancarelle di formaggiai, salumieri e contadini, pionieri del biologico di Racconigi, e di tutto il Saluzzese.

Una divagazione porta sul Lago Maggiore, a Cannero Riviera, riconfermato per la settima volta Borgo Arancione dal Touring Club. Il 17 e 18 marzo si svolge la Mostra degli Agrumi (tel. 0323.78.80.91). La rassegna mette in risalto tutte le coltivazione locali di agrumi coltivati a Cannero, favorite da un particolare microclima: dall’arancio amaro, al mandarino, al cedro. In occasione della rassegna viene inaugurato il parco degli agrumi, dove sono presenti tutti le specie nate sul territorio. In programma anche incontri botanici con esperti, degustazioni, laboratori e visite di giardini privati. Marzo è poi sinonimo di CioccolaTo’, la rassegna delle migliori produzioni cioccolatiere nazionali, di nuovo a Torino, dal 2 all’11 (www.cioccola-to.it).

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