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Bjork: la brasserie svedese della Val d’Aosta

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Come non cadere vittime del fascino di un uomo che sulle nocche ha tatuata la scritta "FOIE GRAS". Una dichiarazione d’amore marchiata sulla pelle, come la scelta di dedicarsi al cibo e alla cucina. Dietro ai lineamenti da “moderno vichingo” con lungo pizzetto color-carota, ci sono un intuito e un palato fino educati nella storica Accademia di Grythyttan, tempio della gastronomia svedese. Lui è Mattias Sjöblom, chef di Bjork Swedish Brasserie, nuovissimo indirizzo della Valle d’Aosta, già un cult per buongustai, amanti del bello e del ben fatto (oltre che del ben preparato).

Come non cadere vittime del fascino di un uomo che sulle nocche ha tatuata la scritta "FOIE GRAS". Una dichiarazione d’amore marchiata sulla pelle, come la scelta di dedicarsi al cibo e alla cucina. Dietro ai lineamenti da “moderno vichingo” con lungo pizzetto color-carota, ci sono un intuito e un palato fino educati nella storica Accademia di Grythyttan, tempio della gastronomia svedese. Lui è Mattias Sjöblom, chef di Bjork Swedish Brasserie, nuovissimo indirizzo della Valle d’Aosta, già un cult per buongustai, amanti del bello e del ben fatto (oltre che del ben preparato).

Prima ancora di essere un locale, Bjork è bella idea, di quelle che vengono a pochi, e sempre meno spesso. È stato il “cortocircuito creativo” di Giuliana Rosset – e il suo piglio imprenditoriale (è la fondatrice, tra gli altri, del celebre brand di abbigliamento sportivo Napapijri) – a portare in questo angolo d’Italia, a Quart, vicino ad Aosta, un pezzetto di Grande Nord. La formula? Cibo, design e new nordic cuisine, consacrata cucina top nel mondo da The World’s 50 best restaurants. Tre ingredienti azzeccati. Ma non chiamatela "moda". Giuliana ha saputo ricreare un mood, un’idea del Nord che ora trova il suo posto tra i boschi di un altro nord, quello valdostano. Questione d’atmosfera. Questione di odori. A dare forma al pensiero, l’architetto Nicola Quadri. A dare consistenza ai sapori, Mattias Sjöblom.

In tavola, aringhe (affumicate, marinate, crude), salmone, gamberi di lago cotti nella birra e nell’aneto, snaps di acquaviti. Immancabili, le Köttbular, polpette di manzo e maiale con marmellata ai mirtilli (alcune ricette le trovate anche sul blog di Sandra Salerno, Un Tocco di zenzero, www.untoccodizenzero.it). La brasserie è all’interno dell’Hotel Village, originale progetto residenziale di albergo diffuso ispirato agli antichi Rascard (costruzioni in legno di tipologia Walser, sorrette da pilastri in pietra). Dieci piccoli chalet da favola

Info: Bjork Swedish Brasserie, località Torrent de Maillod 3, Quart (Ao), tel. 0165.77.49.12, www.bjork.it.

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