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Turisti da Champions League

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Manchester, Kiev, Brema, Madrid, Lisbona, Eindhoven, Glasgow e Donetsk e Mosca. Sono le città che ospiteranno le squadre italiane in Champions League (e la finale del torneo). Così il calcio diventa occasione per una vacanza

Manchester, Kiev, Brema, Madrid, Lisbona, Eindhoven, Glasgow e Donetsk e Mosca. Sono le città che ospiteranno le squadre italiane in Champions League (e la finale del torneo). Così il calcio diventa occasione per una vacanza

Lo spettro della Champions League s’aggira per l’Europa. E questo, oltre che mobilitare le telecamere di mezzo mondo, fa sì che anche il popolo dei tifosi si metta in movimento con sciarpe, trombette e bandierine. Nell’immaginario di molti di noi l’archetipo del Tifoso, chissà perché, è fissato in quel primo piano della faccia di Vittorio Gassman ne «I mostri» di Dino Risi quando, tormentato dai sensi di colpa, lascia moglie e figli in una baracca umida e puzzolente di una borgata romana per correre allo stadio Olimpico su un motorino scassato, dove va a strillare come un ossesso “Forza Romaaaaa!!!”.

Quell’icona in bianco e nero del sottoproletario che annega le sue miserie alienandosi tra la folla, oggi ha cambiato connotati. Con gli anni, i diversi volti dell’italico tifo, proposti dai Media, hanno raccontato la lenta evoluzione del fenomeno: dalle versioni più bonarie, quando chi perdeva usciva dallo stadio in mutade, fino alle violenze sanguinarie che continuano a scuotere gli stadi, prima, durante e dopo le partite. Un modo di vivere il calcio che allude a qualcosa che ha poco a che fare con lo sport; meno che mai con l’occasione che lo sport offre, sempre più spesso, di conoscere culture diverse. Si tratta, così di sfruttare questa energia della Fede Calcistica per trasformarla in qualcosa di turistico, magari di breve durata, ma che comunque può servire ad «assaggiare» luoghi dove poi si potrà tornare per gustarli meglio.

Ecco dunque un po’ di notizie utili e cenni storici per i seguaci di Roma, Milan, Inter e Lazio che giocheranno a Manchester, Glasgow, Madrid, Lisbona, Brema, Donetsk (Ucraina), Mosca, Kiev, Eindhoven. Per ognuna di queste città proponiamo una piccola scheda destinata a tutti i tifosi che aspirano a diventare anche bravi viaggiatori…
 
MANCHESTER

Martedì 2 Ottobre, ore 20,45
Manchester United – Roma

Il titolo di seconda città della Gran Gretagna, Manchester se lo è guadagnato «sul campo ». Prima vincendo su Liverpool, la sua rivale storica, poi cominciando ad insidiare direttamente la città della regina Elisabetta, Londra, la grande capitale europea che da un po’ di tempo s’è addirittura messa in testa di fare le scarpe a New York, sul trono di «Centro del Mondo». Il terreno sul quale gioca la sua partita, non è però solo quello calcistico – sebbene possa vantare con il Manchester United il club più ricco della Gran Bretagna – ma nel tempo si è spostato su altri ambiti: quello, per esempio, di tener alto il tono della sua eleganza, senza però apparire mai snob, come invece accade a Londra. Se poi a tutto questo si aggiunge un miglior rapporto qualità-prezzo nei ristoranti, rispetto a Londra, una vivacità culturale scoppiettante, una tradizione musicale di prim’ordine con occasioni infinite di concerti o “session” negli innumerevoli locali e pub della città, il quadro si completa . Non è certamente un caso che proprio qui siano nati gruppi musicali di fama mondiale come la Hallé Orchestra e gli Oasis. I teatri, le sale da concerto, i caffè, i pub accolgono avanguardie musicali di ogni sorta, in un’a tmosfera in continua evoluzione alimentata da una cospicua popolazione studentesca.

Dal punto di vista architettonico, Manchester ha mantenuto il suo aspetto di città industriale vittoriana neogotica, con i suoi edifici maestosi, nonostante l’ancora in qualche parte visibile legame con l’età romana. Nel 1750 era poco più di un piccolo villaggio, ma molto rapidamente diventò un centro mondiale per la lavorazione del cotone. La visita della città può cominciare da quello che tutti considerano il suo Centro: St.Peter’s Square, dove c’è la sede del Municipio, forse il più audace degli edifici vittoriani. Ma poi può proseguire nei leggendari pub per bere birra Boddington – giudicata la migliore della città – oppure nei numerosi locali dove si suona musica dal vivo: dal The Attic (New Wakelfield Street, 50; telefono: 0161.2366071) dove domina la musica punk o dance, scelta da un pubblico di studenti; oppure, se si vuole ascoltare del buon jazz, si può prenotare un tavolo al Band of the Wall, che si trova al numero 24 di Swan Street (0161.8326625). Il miglior locale latinoamericano della città invece sembra essere l’Havana Bar, al numero 42 di Blackfriars Street (0161.8328900) dove si tengono anche interessanti lezioni di danza.

Glasgow

Mercoledì 3 Ottobre, ore 20,45
Celtic – Milan

Glasgow, la più grande città della Scozia, giace sulle rive del maestoso fiume Clyde e non ha mai goduto di una buona reputazione. Chissà, forse anche per quel suo aspetto di una volta, così tetro e fuliginoso. Adesso, tuttavia, la sua lenta riscossa – cominciata da una ventina d’anni – l’ha portata ad un cambiamento così profondo da renderla quasi irriconoscibile, agli occhi di chi ha avuto modo di conoscerla intorno agli anni Ottanta. Il motto “ Glasgow è meglio“, che ha accompagnato questo lungo processo di rinascita, sembra dunque aver funzionato. Un processo che, nel 1990, l’ha addirittura fatta diventare capitale europea della cultura. Nel visitarla si resta colpiti soprattutto dalla sua architettura, che è quanto di più originale si possa osservare: si va dagli antichi magazzini settecenteschi restaurati della Merchant City, fino alle opere sparse un po’ ovunque di Charles Rennie Mackintosh, architetto tra i più geniali, autore di edifici tanto eleganti quanto svettanti. Una visita particolare la merita il Glasgow Science Centre, sulla sponda meridionale del fiume, ospitato in tre edifici evvenieristici, il più grande e “ spericolato” dei quali è il Science Mall, dove esiste una vasta collezione scientifica interattiva. Se si ha davvero poco tempo per visitare la città, non si può però mancare una visita al Glasgow School of Art, 167 Renfrew Street (0141.3534526).

Brema

Mercoledì 24 Ottobre, ore 20,45
W. Brema – Lazio

Fondata da Carlo Magno nel 787, Brema è oggi celebre per tre diversissime ragioni: prima di tutto per la sua famosa birra Beck’s, poi per il fatto di essere diventata la roccaforte del potentissimo Partito Verde tedesco, e infine per per essere stata immortalata dai fratelli Grimm nella fiaba “I musicanti di Brema”. Come molte città della Germania, fu fondata per ospitare la sede dell’Arcivescovado e, proprio durante l’impero di Carlo Magno, divenne la base principale per l’evangelizzazione della Scandinavia, tanto da meritarsi l’appellativo di “Roma del Nord”. Ma, al di là del peso della sua storia, Brema sa offrire anche un volto allegro e atmosfere leggere. Il suo centro si gira facilmente a piedi ed è così semplice raggiungere la zona di svago e di ritrovo (bar e locali notturni) che si trova nella parte orientale della città, ad Est dell’Alstadt in Ostertorsteinweg. Ma la maggior parte dei monumenti si trova invece nella zona di Marktplatz. Per gli acquisti invece bisdogna trasferirsi a Obernstrasse e a Sögestrasse, dove si trovano boutique stravaganti, negozi con prodotti alimentari tipici e abbigliamento di seconda mano. In ogni caso per avere un quadro delle possibilità di divertimento nella città, è sufficiente acquistare in una qualsiasi edicola Prinz oppure Bremer, o ancora Bremer Nacht che si trova nei bar o nei ristoranti.

Donetsk

Martedì 6 Novembre, ore 20,45
Shakhtar – Milan

Ricordate Sergej Bubka? Il celeberrimo saltatore con l’a sta, detentore di tutti i record possibili e immaginabili? Bene, è lui uno degli “eroi” di quest’altra città dell’Ucraina orientale che ospiterà le partite della Champions League. A mettere la prima pietra di questo centro – la quarta città del paese, con circa un milione e mezzo di abitanti – fu nientemeno che un uomo d’affari gallese, tal John Hughes , che nel 1869 costruì uno stabilimento per l’acciaio e alcune miniere di carbone vicino Olexandrivka, un antico villaggio cosacco. Da allora il suo sviluppo ha conosciuto diverse fasi. Nell’ultimo periodo c’è stata una rapida crescita economica alimentata da diversi investimenti, tra i quali nel settore calcistico.

Lisbona

Mercoledì 7 Novembre, ore 20,45
Sporting Lisbona – Roma

Mercoledì 28 Novembre, ore 20,45
Benfica – Milan

 "Questa è una città dalla geometria schiva, tra colline, declivi, ondulazioni, riflessi di un fiume dai toni incerti a seconda dei giorni e delle maree, un corpo da sillabare senza fretta». Così scriveva José Cardoso Pires della sua città. Il grande scrittore portoghese, vissuto sempre nella capitale è solo uno dei tanti poeti e artisti che si sono immersi nella magica atmosfera di questa grande città – la più occidentalee d’Europa – di cui lo scrittore italiano Antonio Tabucchi, parla come di un luogo disponibile, «che riesce a modellarsi sul suo visitatore», tanto poliedrica e diversa è la sua natura. Spazzata dal vento dell’Oceano e illuminata da una luce accecante, Lisbona è adagiata su sette colline (il destino di tutte le grandi)che si affacciano sul Mar de Palha, la gigantesca baia formata dall’estuario del Tago.

Passeggiando per i suoi quartieri più antichi si attraversa un mosaico scomposto di scale, piazze, salite ripidissime e altrettanto ripide discese, scorci di grande eleganza, ma anche panni stesi alle finestre, profumi di pesce grigliato, facciate barocche e processioni religiose. Perdendosi un po’ tra le sue vie, si arriva spesso nei Miradouros, dei belvedere sul culmine dei colli, da dove si godono scorci strepirtosi della città. Da non perdere assolutamente un tragitto sugli Eléctricos, o microtram di latta, simbolo della città. Non si creda però che la cultura della “ Saudade” pervada sempre e comunque il clima della città. Un po’ tutte le guide turistiche annoverano Lisbona tra le città più vivaci d’Europa, soprattutto per quanto riguarda la vita notturna. Oltre le “casas de fado”, ormai spudoratamente turistiche, la città offre una miriade di locali per ascoltare musica al Barrio Alto e nella zona che va da Cai do Sodre ad Alcantara.

Kiev

Martedì 27 Novembre, ore 20,45
Dinamo Kiev – Roma

E’ la più grande città dell’Ucraina, terra geograficamente al centro dell’Europa, dove affondano le radici delle antiche tribù slave. Ci vivono circa 2,6 milioni di abitanti, anche se il grande numero di immigrati interni non registrati può far salire la cifra a circa 4 milioni, che per lo più si spostano utilizzando le tre linee della metropolitana. Il sabato e la domenica il centro storico, cioè le strade attorno a Kreshchatyk vengono chiuse al traffico per diventare una vasta isola pedonale. La città vecchia è costruita sulle colline che dominano il fiume Dnepr. Le origini di Kiev risalgono a prima del V secolo. Fin dall’i nizio ebbe un ruolo di snodo commerciale tra Costantinopoli e il nordest europeo. Lo storico Jordanes le assegno il nome di Danaprstadr, ma quando la regione finì sotto l’influenza slavo-variaga, la città diventò celebre come Kyiv ed ebbe l’onore di essere considerata “Madre delle Città Russe”. Nel 1240 ci pensarono i Mongoli a depredarla e devastarla, successivamente passò sotto il governo dello stato di Galic’ di Volynia e quindi sotto la Lituania (1362), poi la Polonia (1569), infine alla Russia. Da non perdere è la visita alla chiesa di Santa Sofia, iniziata nel 1037 e disegnata per emulare lo splendore delle chiese bizantine. Il tempio, fino al 1240, era per dimensioni il secondo dell’intera Cristianità. La cattedrale ha ben 13 cupole: la ragione sta nel fatto che gli ingegneri bizantini dovettero rinunciare alla pietra e usare solo mattoni su un terreno che non era abbastanza solido. La cupola centrale è più grande delle altre (e nel più recente rinnovo, dorata), ma non di molto.

Madrid

Martedì 11 Dicembre, ore 20,45
Real Madrid – Lazio

Il colpo terribile subito l’11 marzo del 2004 dall’a ttentato terroristico che provocò 191 vittime, non ha spento affatto la proverbiale vivacità di questa grande capitale europea, che anzi sembra “veleggiare” sospinta da un boom economico evidentemente capace di diffondere un’atmosfera perenne di ottimismo e voglia di vivere. Per chi volesse confondersi in questo clima, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Le offerte culturali e di divertimento sono talmente numerose per cui la cosa migliore da fare è acquistare una copia della Guia del Ocio – in vendita in tutte le edicole – per conoscere tutto, ma proprio tutto, ciò che accade in città nel momento in cui si è lì. Per chi invece volesse avere un quadro dettagliato degli avvenimenti sportivi – Champions League a parte – può comprare una copia di Netro. Un’occhiata la merita anche Salir Urban oppure Madrid, dedicato agli stranieri in visita nella città e distribuito negli alberghi. Nella settimana che precede il Natale – un po’ in ritardo, in verità, rispetto all’a ppuntamento calcistico – Madrid offre anche un ricco panorama di concerti jazz, blues e gospel che, di solito, hanno luogo al Centro Cultural de la Villa. Ma se il tempo è poco, allora non si può non andare ad assistere ad uno dei tanti spettacoli di Flamenco che ogni giorno vengono proposti in numerosi locali. Uno per tutti: Café de Chinitas (91.559.51.35; metro Santo Dominco), ingresso 28.50 euro; cena a 15.80 euro.

Eindhoven

Mercoledì 12 Dicembre, ore 20,45
Eindhoven – Inter

È attorno a fabbriche come la Philips e la Daf che è pian piano sorta questa città olandese, che alla fine dell’Ottocento non era che un piccolissimo borgo. Con poco temo a disposizione, non si può non visitare lo Stedelijk van Abbemuseum (dalle 11 alle 17) che vanta la più bella collezione di arte contemporanea d’Olanda, costruita con la donazione van Abbe. Lo spazio esiguo, purtroppo, ha indotto il museo ad esporre le opere a rotazione in mostre temporanee. Si può godere della vista di capolavori di Picasso, Braque, Kandinskij, Chagall, Mondriaan… Considerate le dimensioni ridotte della citta, ma soprattutto potendo approfittare dell’e ccezionale rete di trasporti pubblici, è facile uscire da Eindhoven per una visita a borghi e piccole città dei dintorni. A 13 chilometri, ad esempio, c’è Heeze, un piccolo borgo che ospita un castello del XVII secolo, con alcune parti risalenti al 1200. E ancora Helmond, anche questo a circa 13 chilometri, importante centro dell’industria tessile, con una chiesa gotica del XIII secolo. A poco più di 20 chilometri c’è invece Asten, dove c’è il museo nazionale dei carillon, mentre a Weert, a circa 27 chilometri da Eindhoven, va assolutamente visitata la chiesa gotica della cittadina, risalente al Quattrocento.

Mosca

Martedì 23 Ottobre, ore 20,45
CSKA Mosca – Inter

Dalle dimensioni sterminate e vagamente “surreale”. Così può essere descritta Mosca – dove si disputerà la finale della Champions – una delle più grandi città del mondo, stracolma di storia e simboli di un passato che emerge continuamente, non solo dalle facciate dei palazzi e dei monumenti, ma anche dal carattere passionale della sua gente, che molti considerano l’altra faccia di un’aggressività che trarrebbe origine da un lungo passato di assolutismo dispotico. Oggi il post comunismo è stato prepotentemente occupato da un capitalismo cinico e rapace e i moscoviti sembrano affrontarlo contraddittoriamente, tra ironia e depressione. Tuttavia, un’eventuale fugace visita alla capitale, può permettere di conoscerne alcuni suoi aspetti di inimmaginabile bellezza. Con un solo giorno a disposizione, non si può non visitare, ad esempio, la Cattedrale di S.Basilio, il Mausoleo di Lenin e il Cremlino. Volendo, si fa anche in tempo a fare una visita ai tesori dell’Armeria, nel Gran Palazzo del Cremlino. Per un’eventuale “botta di vita”, si consiglia il Café Puskin (telefono, 2295590) il più conosciuto e rinomato tra i ristoranti russi, con un’ottima cucina russa contaminata da sapori francesi, a circa 40 euro.

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