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Pasqua in automobile

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Gli italiani e le automobili. Un matrimonio che va avanti da almeno 50 anni e che nessun «amante» (treno, autobus o aereo) è mai riuscito a incrinare sino a chiedere il divorzio. Per l’Istat, infatti, lo scorso anno il 60,5 per cento degli italiani ha scelto la macchina per spostarsi. Se poi si è trattato di partire per le vacanze la percentuale è salita al 63,7. Questo malgrado il caro benzina, il crollo delle immatricolazioni e l’aumento della pressione fiscale sulle quattroruote.

Gli italiani e le automobili. Un matrimonio che va avanti da almeno 50 anni e che nessun «amante» (treno, autobus o aereo) è mai riuscito a incrinare sino a chiedere il divorzio. Per l’Istat, infatti, lo scorso anno il 60,5 per cento degli italiani ha scelto la macchina per spostarsi. Se poi si è trattato di partire per le vacanze la percentuale è salita al 63,7. Questo malgrado il caro benzina, il crollo delle immatricolazioni e l’aumento della pressione fiscale sulle quattroruote.

Senza considerare che, secondo l’ultimo rapporto Aci-Censis i costi di gestione per l’auto sono aumentati del 4,5 per cento nel solo 2012 raggiungendo la cifra record di 3.425 euro l’anno. Numeri che dovrebbero convincere anche gli automobilisti più innamorati a lasciare la propria macchina in garage e optare per altri mezzi di trasporto. Allora per capire i motivi del legame viscerale di quei sei italiani su dieci che continuano a preferire l’auto per le proprie vacanze occorre scavare nel profilo di chi si mette al volante. Non tutti sono uguali, anzi.

L’internauta
Un nuovo tipo di viaggiatore è quello nato grazie alla Rete e che sceglie il ride sharing. Ovvero condividere il viaggio con un proprietario di auto e altri passeggeri sia per motivi economici sia per sensibilità ecologica. Perché meno auto «vuote» in strada significano meno consumi ed emissioni nocive nell’aria. Il procedimento è semplice. Basta registrarsi in uno dei tanti siti Internet che offrono il servizio come Blablacar.it o Carpooling.it e scegliere con attenzione i compagni di viaggio. «La prima volta ho viaggiato da Milano a Roma e ne sono rimasta entusiasta — racconta Josephine Magliozzi, operatrice culturale di 33 anni — perché i miei compagni erano interessanti e il tragitto di sette ore è stato piacevole. La lunga distesa d’asfalto davanti a noi è diventata un non luogo. Il tempo è volato via. Una volta arrivata nella capitale ho pensato che avevo anche risparmiato rispetto all’aereo o al treno. Devo ringraziare molto una mia amica che mi aveva consigliato quest’esperienza». Effettivamente il costo medio per un auto a benzina da Milano a Roma fra carburante e pedaggio è di 107 euro. Diviso quattro la tratta costa 26 euro. Meno della metà di un biglietto di treno o di aereo.

Il buongustaio
Un altro «tipo» di automobilista che non riesce a rinunciare alle vacanze in macchina è l’appassionato di enogastronomia. Solitamente progetta le vacanze in funzione dei luoghi dove poi deliziare il palato. «Amo guidare e pianifico i percorsi accuratamente per raggiungere piccoli centri — esordisce con trasporto lo chef palermitano Filippo La Mantia — alla riscoperta di sapori d’un tempo. Quest’estate visiterò Alcamo, Trapani, Cefalù e Santo Stefano di Camastra dove farò il pieno di vini, oli, formaggi e frutta. Fermi tutti, però! Il mio mestiere non c’entra nulla. Nasce dalla cultura panormita di cui sono intriso ovvero il piacere di stipare l’auto come una seconda casa. Nessuno spazio andava sprecato per trasportare leccornie come il pane di piana degli albanesi o le sarde e il finocchietto. Lo facevo da ragazzo con gli amici e lo faccio anche ora». Adesso La Mantia è sposato e ha una figlia piccola ma la passione per il volante è rimasta immutata. «Per me ora viaggiare con la famiglia sono ore preziose — prosegue il cuoco — significa trascorrere tante ore con mia moglie Stefania e Carolina che ha sei anni e mi vede poco in casa. L’auto diventa una grande chioccia. Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando viaggiavo con i miei. Le lunghe chiacchierate e le soste in Autogrill fra cioccolatini e liquirizie».

Il pensatore
Un altro tipo di viaggiatore che ritiene l’auto fondamentale per una vacanza è il «pensatore». Ovvero quello che trasforma le quattroruote in fonte d’ispirazione. «L’ultimo mio romanzo è nato dalle emozioni fermate su carta durante un viaggio in auto fuori stagione in Grecia con il mio compagno — spiega la scrittrice Chiara Gamberale —. Di mattina scrivevo e di pomeriggio percorrevamo in lungo e in largo le isole. In auto mi sento libera anche di fare cose che amo come cantare. Mi sembra di essere in una navicella spaziale perché posso portare anche il mio amato cane che non è di razza. Credo che sia stato abbandonato in autostrada perché solitamente è irrequieto ma trova tranquillità quando viaggiamo in macchina». A patto che, come cantava Lucio Battisti, chi è al volante eviti le buche più dure e viaggi dolcemente. Rispettando i limiti e guidando in modo sicuro.

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