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Le Repubbliche Baltiche

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Lituania, Estonia e Lettonia si sono consorziate per promuovere il turismo d’entrata. Una iniziativa importante in quanto ciascuno di questi stati ha delle risorse storiche, paesistiche e culturali ben distinte per ragioni geografiche e territoriali. Hanno in comune, in più o minore misura, il Mar Baltico con le sue bianchissime spiagge.

Lituania, Estonia e Lettonia si sono consorziate per promuovere il turismo d’entrata. Una iniziativa importante in quanto ciascuno di questi stati ha delle risorse storiche, paesistiche e culturali ben distinte per ragioni geografiche e territoriali. Hanno in comune, in più o minore misura, il Mar Baltico con le sue bianchissime spiagge.
Anche se ognuno di questi stati è geloso (con ragione… dopo tanti anni di dominio russo) della propria autonomia, stanno portando avanti un programma promozionale che oltre al supporto delle autorità statali si avvale del sostegno dei T.O. locali e del settore ricettivo.

Il turismo – e i dati statistici lo dimostrano – è una risorsa economica primaria per il loro bilancio dove pesa molto il tasso di disoccupazione ancora alto: in Lettonia nel 2001 era del 12,8% e del in Lituania. del 17%.

Al rilancio del settore stanno fortemente dando una mano i nuovi collegamenti aerei ma soprattutto quelli via mare utilizzati per due terzi dai turisti. A tal proposito è il caso di precisare che in Estonia, nel 2006, gli italiani giunti per motivi turistici sono stati attorno ai 27 mila: più del doppio rispetto al 2001.
Tra le varie attrazioni: la Old Town of Tallin, risalente al XIII secolo ed entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Se poi si aggiungono i castelli e i manieri del nord, oltre alla natura che caratterizza il sud con le bellezze di Tartu (seconda città del paese) orgogliosa della sua antica università alle quali va aggiunto il centro sciistico di Otepaa, si capisce perché sono sempre più numerosi i nostri connazionali che l’hanno inserita nei loro itinerari.

Altrettanto interessante è il discorso che riguarda la Lettonia, situata in mezzo agli altri due stati. Nel 2006 sono stati oltre 4,5 milioni i turisti che l’hanno visitata dei quali oltre 40 mila sono stati italiani.
Riga, la sua capitale. s’affaccia sul Baltico ed è la più battuta dal turismo locale e internazionale. Un lungo discorso meriterebbe l’arte nouveau che da’ lustro al vecchio centro. Poi il Teatro dell’Opera, i musei e le modernissime costruzioni polo-funzionali per congressi e meeting.
A 20 chilometri da questa bella città si trova la più importante SPA dei paesi baltici con costruzioni esclusivamente di legno e il cui fiore all’occhiello è rappresentato dalla sala Dzintzaru dove si tengono importanti concerti. La Lettonia è notoriamente famosa per i festival musicali (al Latvia’s Dance and Song Festival partecipano da diversi anni tutti insieme 12 mila cantanti) come il Ligo-Summer Solstice Festival, e tanti altri.
Un ruolo importante l’hanno anche i suoi paesaggi, caratterizzati da piccole colline, da estese foreste e dai suoi laghi oltre che dai fiumi sulle cui sponde sorgono antichi manieri e caratteristiche – nonché accoglienti – case coloniche.

La terza repubblica è la Lituania; è la più meridionale e più popolata (oltre 3 milioni e mezzo di abitanti) dei quali il 79% sono cattolici e il 4% ortodossi. Nel 2009 Vilnius, la capitale, celebrerà il millenario della sua fondazione e contemporaneamente festeggerà il riconoscimento di Capitale Europea della Cultura.
Da tempo sono in corso importanti lavori di abbellimento del suo centro storico, che fa parte del patrimonio mondiale riconosciuto dall’UNESCO, mentre nuovi edifici con linee particolari, e sotto certi aspetti avveniristici, le stanno dando un nuovo volto, consono ad una città – di oltre mezzo milione di abitanti – proiettata verso un futuro che molto punta sulle arti. Per il 2009 saranno aperte nuove accademie artistiche, mentre piazze e parchi stanno subendo importanti trasformazioni.

Diversi e tutti con particolarità esclusive sono gli itinerari che possono essere percorsi in tutto il paese, come quello che da Vilnius va a Kaunas che offre la possibilità di visitare il Rumsiskes Folk Household Museum dove ci sono insediamenti rurali in parte risalenti al XIX secolo e sede, in certi periodi dell’anno, di manifestazioni folcloristiche di alto livello.
Un altro itinerario riguarda la visita di Klaipeda, unico porto del paese, con la sua architettura tipica d’origine tedesca. Altre città che richiamano molti turisti sono Birzai, dove si beve dell’ottima birra, e Tesai.
Di particolare bellezza la Curonian Bay sulla quale si affacciano piccoli e attraenti villaggi; meta preferita, per la grande varietà di volatili qui presenti, dagli ornitologi.

Per ciò che riguarda il ricettivo in Lituania è in corso un impegnativo programma per l’ampliamento e lo sviluppo dei suoi resort. Oltre ai quattro da tempo in funzione si punta sul loro aumento. Gia quest’anno è stato inaugurato a Druskininkai il Resort Research Centre: i trattamenti che vi si applicano oltre per la salute servono a dare nuovo impulso alla mente.
Il discorso potrebbe essere ampliato elencando le opere recentemente realizzate (vedi i 6 ponti fissi e i 12 mobili sul Nemunas River) e le iniziative in cantiere come il Cammino di Giovanni Paolo II, sentiero percorso dal Papa nel 1993.
Tre repubbliche che puntano sul turismo avanzato, in special modo rivolto agli stranieri, per farne un punto di forza trainante per la propria economia.

 

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